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Siamo di sera: in un luna park vediamo un gruppo di adolescenti, ognuno dei quali beve da una bottiglia di birra o di whisky. Uno dei ragazzi che nota che una ragazzina lo sta guardando. I due si fissano reciprocamente, è scattato un colpo di fulmine. Le immagini tornano...

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Siamo di sera: in un luna park vediamo un gruppo di adolescenti, ognuno dei quali beve da una bottiglia di birra o di whisky. Uno dei ragazzi che nota che una ragazzina lo sta guardando. I due si fissano reciprocamente, è scattato un colpo di fulmine. Le immagini tornano nuovamente sul gruppo: i ragazzi vanno sull'autoscontro, sulla giostra dei cavalli, senza però mai smettere di bere. Un vecchio li osserva con un'espressione affranta; per tutta risposta uno di loro lo guarda e gli mostra il dito medio con cattiveria. Vediamo i due che poco prima si fissavano: lui le mette un braccio attorno al collo, lei sorride felice. Ma l’imprevisto è in agguato: il ragazzo fa una specie di smorfia ed un attimo dopo vomita addosso alla ragazza. Lei si volta verso gli altri, che per tutta risposta si mettono a sghignazzare senza alcun riguardo. Inquadratura sulla gonna, zuppa e gocciolante di vomito. La giovane resta un attimo ferma, sconvolta e indecisa sul da farsi, poi scappa via; lui rimane piegato su se stesso, incapace di reagire. Lo spot è molto curato, con una splendida fotografia in bianco e nero, molto contrastata; regia e montaggio riescono efficacemente a raccontare la storia in un minuto, senza alcun dialogo. Il sonoro è costituito unicamente da una musica di archi, dall’agogica lenta e lamentosa. Il video si chiude con una dissolvenza in nero, senza alcun logo o didascalia: il messaggio è affidato totalmente a quanto messo in scena dalle immagini. L’accento non è posto sui pericoli mortali provocati dall’alcool, come gli incidenti, ma sui danni che il consumo eccessivo di questa sostanza può provocare sulle proprie relazioni sociali.

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