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Un giovane, molto somigliante all’iconografia classica di Gesù, è sdraiato in mezzo alla strada. Vicino a lui vediamo due sagome di corpi fatte col gessetto, probabile testimonianza di un grave incidente. Il giovane appoggia un orecchio sull’asfalto, come per udire i rumori del...

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Un giovane, molto somigliante all’iconografia classica di Gesù, è sdraiato in mezzo alla strada. Vicino a lui vediamo due sagome di corpi fatte col gessetto, probabile testimonianza di un grave incidente. Il giovane appoggia un orecchio sull’asfalto, come per udire i rumori del sottosuolo; la sua voce over ci dice che “non c’è niente di più forte ed eccitante che pensare con la propria testa”. La telecamera scende a mostrarci l’interno di un locale, dove dei ragazzi bevono alcolici e ballano. Uno di questi ragazzi viene inquadrato, il giovane somigliante a Gesù compare dietro di lui, parlandogli: “E sentirsi vivi. Decidi di non bere. Sei tu che guidi”. Il ragazzo si getta alle spalle il bicchiere, che va in pezzi contro il muro. Si vede per l'ultima volta il giovane angelo, in piedi oltre un guard rail, che dice: "Aiutateci a proteggervi!". Lo schermo diventa blu e compare il logo del committente: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Lo spot è molto curato a livello formale, con una bella fotografia virata sul grigio e giocata su luci mobili e contrastate. La voce over è accompagnata da una musica di violino. Il messaggio lanciato è costruito come un appello degli adulti ai ragazzi: viene richiesta responsabilità (“sei tu che guidi”) per permettere alle istituzioni di proteggere i cittadini (“aiutateci a proteggervi”). La scelta di un attore che ricorda Gesù Cristo enfatizza il tono paternalistico dello spot e il suo accento sui sentimenti.

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