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Inchiesta sulla cosiddetta "peste" degli anni 80-90, l'aids: e' vero che non uccide piu' così rapidamente, almeno dove sono disponibili i farmaci piu' moderni? Che cosa ne sanno i piu' giovani? E a che punto e' il vaccino? Dopo aver ascoltato alcune testimonianze di...

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Inchiesta sulla cosiddetta "peste" degli anni 80-90, l'aids: e' vero che non uccide piu' così rapidamente, almeno dove sono disponibili i farmaci piu' moderni? Che cosa ne sanno i piu' giovani? E a che punto e' il vaccino? Dopo aver ascoltato alcune testimonianze di sieropositivi e alcuni giovani raccontare cosa sanno di aids, Giovanni Rezza (epidemiologo ISS) ripercorre le fasi salienti degli inizi della malattia e la regressione della malattia, almeno in Italia dove, infatti, si è passati dai 5.500 casi di aids conclamato nell'anno 1995 agli attuali 1.000 casi dell'ultimo anno. Stabile, invece, il numero dei sieropositivi che si attesta intorno ai 3.500/4.000 l'anno per un totale di 150.000 sieropositivi attualmente in cura in Italia. Filippo Von Schlosser (presidente associazione NADIR) parla invece di informazione e prevenzione rispetto alla malattia da parte degli enti pubblici ricordando che, oggi: 'non esistono più categorie a rischio, ma comportamenti a rischio'. Si parla anche della pillola del giorno prima, uno studio che ha messo in evidenza come, prendendo regolarmente un farmaco per diverso tempo, si sia abbassata la possibilità di venire contagiati purtroppo ancora non si conoscono gli effetti collaterali di questa assunzione. Infine, con ricercatrice Barbara Ensoli, si parla del vaccino hiv in studio da anni nei laboratori dell'ISS.

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