(sito rai) - Alexander ha 19 anni e lavora in un bar a Uppsala. Trenta ore a settimana, al netto delle tasse guadagna 7000 corone al mese, circa 700 euro. Vive con i genitori. Fatti i conti, non potrebbe essere altrimenti.
Alexander: Per affittare un appartamento a Uppsala ci...
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(sito rai) - Alexander ha 19 anni e lavora in un bar a Uppsala. Trenta ore a settimana, al netto delle tasse guadagna 7000 corone al mese, circa 700 euro. Vive con i genitori. Fatti i conti, non potrebbe essere altrimenti.
Alexander: Per affittare un appartamento a Uppsala ci vogliono circa 4000 corone al mese, poi cè il mangiare e tutto il resto, direi che per vivere decentemente come minimo servono 10.000 corone al mese. - 10.000 corone, più o meno 1000 euro. Anche in Svezia per molti giovani è questo il budget di sopravvivenza, ma letà della generazione 1000 euro qui è parecchio più bassa.
Oltre i 25 anni la maggioranza ha già superato questa soglia di reddito.
1000 euro è quanto Alexander avrà bisogno per vivere quando lanno prossimo inizierà luniversità. Per studiare avrà un finanziamento statale, secondo un sistema di incentivi che dagli anni 90 punta a combattere la disoccupazione giovanile, anche se con scarso successo.
Il 40% degli svedesi sotto i 34 anni ha un titolo universitario contro il 19% degli italiani- ma la disoccupazione tra chi ha meno di 25 anni resta una piaga. A giugno sfiorava il 27%. Tra le cause secondo alcuni ci sarebbe proprio labbondanza di laureati, che hanno saturato il mercato, le nuove tipologie di lavoro temporaneo, ma anche - paradossalmente - stipendi dingresso relativamente alti.
Tomas Lindstrom - consigliere Agenzia per LImpiego
E un fatto positivo, ma il rovescio della medaglia è che non potendo assumere con retribuzioni basse, a quel punto i datori di lavoro preferiscono gente più esperta e sono riluttanti a scegliere un giovane.
Con i contributi statali Alexander prevede di coprire più o meno il 70% di quanto gli serve.
Alexander: Se studi, dallo Stato ricevi 2500 corone al mese. Altre 5000 le puoi avere con un prestito donore a lungo termine. Poi però devi comunque trovarti un lavoretto, se vuoi abitare in un alloggio decente.
Un alloggio decente. E questo il vero grande problema anche per i giovani svedesi. Secondo lUnione nazionale inquilini sono più di 200.000 in cerca di casa. 30.000 in più rispetto a 10 anni fa. Quelli che vivono per conto proprio restano tantissimi rispetto allItalia 8 su 10 tra i 20 e i 27 anni, ma dal 97 a oggi sono diminuiti del 5%.
Ragazza - receptionist: In città come Stoccolma, Malmo o Goteborg in pratica sei costretto a comprare. Conosco gente che a 30 anni non ha ancora una casa. Io adesso ce lho, ma ho lavorato duro per 10 anni
Vivendo col mio ragazzo per lalloggio spendiamo il 25-30% di quello che guadagniamo.
Ragazzo venditore di cellulari: Lappartamento mi costa 5000 corone, 500 euro al mese. Non è in affitto, è mio. Se compri, oggi ti costa meno dellaffitto.
Sotto i 30 anni, 6 svedesi su 10 vivono in affitto. Il mercato è dominato dalledilizia pubblica, perché ai privati affittare conviene poco. Il 90% dei contratti sono negoziati dalle organizzazioni degli inquilini e parametrati sui canoni delledilizia pubblica. Risultato: affitti ragionevoli, ma case poche.
Elsa Reimerson - responsabile associazione Voglio una casa subito
In Svezia il problema non è tanto il costo, ma la carenza di alloggi.
Si è costruito pochissimo negli ultimi 20 anni e lofferta è poco variata, per lo più si tratta di appartamenti grandi, che i giovani non possono permettersi.
Inger Ashing - Consiglio Naz. Affari Giovanili (Ungdomsstyrelsen)
Metà dei comuni in Svezia non sono in grado di fornire gli alloggi che i giovani cercano. Nelle grandi città è più difficile trovare un appartamento, quindi i giovani hanno più problemi a uscire di casa. Allo stesso tempo però è più facile trovare lavoro, quindi non si può dire che per i giovani sia meglio o peggio che altrove. - Un libro bianco su i giovani e la casa pubblicato 2 anni fa, fotografa una vita dura fuori dal nido familiare. Cè chi ha traslocato anche 10 volte da quando ha lasciato i genitori, uno su 5 ha dovuto tornare in famiglia una o più volte perché non aveva più un posto dove vivere. Le associazioni degli inquilini premono per una svolta nella politica edilizia. E a darla potrebbero essere i figli del baby boom di fine anni 80, che presto andranno a ingrossare ulteriormente le fila dei giovani a caccia di casa. Molti lanno prossimo voteranno per la prima volta.
Elsa Reimerson - responsabile associazione Voglio una casa subito
E non solo! Anche i loro genitori andranno a votare. Per questo contiamo che programmi e impegni elettorali finalmente comprenderanno anche un piano di edilizia pubblica indirizzato ai giovani.
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