(sito rai) - Cornelia, 32 anni tutti passati a Berlino, guadagnava più di oggi, quando era lassistente di studio dentistico. Come infermiera aveva un posto fisso e uno stipendio sicuro. Se ha scelto di cambiare è perché la precarietà non la spaventa.
Cornelia Hürdler: Lavoro...
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(sito rai) - Cornelia, 32 anni tutti passati a Berlino, guadagnava più di oggi, quando era lassistente di studio dentistico. Come infermiera aveva un posto fisso e uno stipendio sicuro. Se ha scelto di cambiare è perché la precarietà non la spaventa.
Cornelia Hürdler: Lavoro in questo ristorante come pasticcera. Guadagno circa 900 euro al mese; inoltre ricevo un piccolo aiuto - 100 euro - dalla città. E con questo vivo. - Ristorante Pasta e opera. Cornelia fa la spesa
Al ristorante Pasta e opera, il pizzaiolo ha una paga oraria come quella di Cornelia; il cameriere invece prende meno, perché il suo lavoro si ritiene meno qualificato. Verso mezzogiorno Cornelia fa la spesa; non le serve molto, vivendo sola.
Cornelia
Faccio la spesa tenendo conto delle offerte: sono loro che in un certo senso determinano la mia dieta. 200 euro al mese per il mangiare, non di più. Cornelia fa bene i suoi conti. Potendoselo permettere, starebbe certo più attenta a ciò che finisce nel sacchetto della spesa.
Cornelia: Compererei prodotti di migliore qualità. Probabilmente mi orienterei di più verso i prodotti biologici. Oggi non posso farlo, per lo meno non per tutta la mia spesa.
Berlino centro. Casa Cornelia - La Berlino dei grandi centri commerciali, dei ristoranti alla moda, delle boutique
non è la città di Cornelia. La capitale tedesca ci tiene, al suo volto elegante, ma non è una città esclusiva, anzi. Anche chi non ha molto da spendere può trovare servizi e sistemazioni abbordabili.
In molti quartieri gli affitti sono contenuti. Per il suo appartamento di 63 metri quadrati a Kreuzberg Cornelia spende 375 euro. Cento di questi li paga lamministrazione di Berlino, che pur con 60 miliardi di debiti mantiene tutta una serie di sovvenzioni sociali.
Cornelia: Mi va bene così; se fosse più piccola non potrei starci. Laffitto che pago per me è caro, ma sono affezionata a questa casa; è tanto che vivo qui.
La disoccupazione giovanile, in Germania, è al 10,5 per cento, contro il 18,3 per cento della media europea. Anche qui i giovani trovano meno lavoro degli adulti, ma come in altri paesi nordici sono disposti ad accettare, o addirittura a scegliere, lavori a contratto, anziché posti fissi. E anche il caso di Cornelia che deve girare ogni moneta, come si dice in tedesco. Ossia: badare ad ogni soldo che spende. Lo fa, senza sentirsi per questo sfortunata.
Cornelia: Lo faccio perché questa è la mia natura. Sono una che ci pensa bene prima di spendere. Sono parsimoniosa e perciò non è difficile per me vivere con poco. - Altra uscita fissa del bilancio mensile: la previdenza privata: 120 euro. La bicicletta è un ottimo mezzo per spostarsi, a Berlino, che è quasi tutta in pianura e ha unampia rete di piste ciclabili. Così Cornelia risparmia 60 euro al mese per labbonamento ai mezzi pubblici. In compenso può uscire più spesso con gli amici.
Cornelia: Se vuoi uscire la sera ci sono molti locali dove si possono passare ore piacevoli spendendo poco.
Mercato turco. Vestiti, alimenti, oggetti per la casa; al mercato dei turchi si compera a poco prezzo. Non a caso, sono sempre più i giovani tedeschi che si servono qui.
Cornelia: Bisogna trovare la via di mezzo. Coi miei 1000 euro me la cavo. Non posso permettermi grandi spese. Non porto Prada o Gucci. Ma sto bene nei miei vestiti e riesco a vivere dignitosamente. Sì, è possibile. Ci riesco io e ci riescono anche molti altri, lo so per certo.
Cornelia: Credo che ormai dobbiamo abituarci tutti a cavarcela con meno risorse. In fondo, 1000 euro sono una buona paga. Una volta alla settimana ci si trova con gli amici al Salatgarten, dove si mangiano piatti vegetariani e si beve una buona birra berlinese: 2 euro e mezzo al boccale. Spesa sostenibile anche per il bilancio di Cornelia.
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