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63 voti bastano per mostrare i denti e dire che da oggi in poi cambia musica. L’Assemblea nazionale francese ha approvato, 296 voti contro 233, la legge che istituisce l’Alta autorità per la diffusione e la protezione dei diritti su internet. In una sigla, la Hadopi. È la...

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63 voti bastano per mostrare i denti e dire che da oggi in poi cambia musica. L’Assemblea nazionale francese ha approvato, 296 voti contro 233, la legge che istituisce l’Alta autorità per la diffusione e la protezione dei diritti su internet. In una sigla, la Hadopi. È la vittoria del presidente Sarkozy, che viene alla fine di un processo che ha portato il disegno di legge a essere prima approvato e poi respinto, per essere infine definitivamente accettato, con la soddisfazione anche di noti personaggi del mondo dello spettacolo, come Luc Besson e Michel Piccoli. Dal prossimo autunno sarà quindi applicata quella che è stata chiamata la regola dei tre avvertimenti, quelli che gli utenti riceveranno da parte della nuova autorità nel caso in cui vengano scoperti a scaricare illegalmente. Tre avvertimenti prima del taglio della connessione a internet. Su stampa specializzata e blog si legge l’inquietudine di gran parte della popolazione francese. Dubbi emergono sulla capacità di individuare le responsabilità dei singoli attraverso un indirizzo IP, con il quale potrebbe navigare in internet un intera famiglia, un intero ufficio, se non addirittura un condominio, se si pensa alle connessioni su reti wi-fi non protette. Sul fronte politico l’opposizione tenta un’ultima carta, presentando ricorso al Consiglio costituzionale. E poi si guarda a Bruxelles, da cui il Parlamento europeo ha recentemente indicato che il taglio della connessione a internet può avvenire soltanto con una decisione della magistratura e non, come prevede la nuova legge francese, con un atto amministrativo.

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