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Ci sono notizie che ancora ci indignano e altre che semplicemente ci fanno arrabbiare; spesso non prendiamo posizione e lasciamo che la frenesia del quotidiano e la sensazione che tutto sia inutile prendano il sopravvento. 

Sono stata combattuta se vedere e approfondire il lavoro meticolosamente fatto da Antonio Ricci e la sua redazione di Striscia la Notizia, per confondere e ridimensionare il movimento e la discussione che, grazie a Lorella Zanardo (e non solo) e al suo documentario Il corpo delle donne (vedi), sta nascendo intorno ai programmi e ai modelli di femminile proposti nella televisione italiana. Poi mi sono lasciata coinvolgere.

Il corpo delle donne 2 (vedi) è un documentario costruito utilizzando le frasi e le riflessioni della Zanardo, sullo scorrere però di immagini prese dal sito e dal quotidiano Repubblica e dal settimanale L’Espresso (chissà perché solo questi due?).

Niente da ridire sul fatto che molta pubblicità e molti servizi giornalistici utilizzino il corpo femminile, in ogni sua “posa”, per vendere prodotti di ogni tipo (vedi il documentario a tal proposito “La vie en rose” sul blog donnepensanti.net), ma credo che questo non tolga la responsabilità di chi ha il potere di proporre ed inventare format televisivi e in essi preveda e metta in scena, in modo da anni uguale a se stesso, una certa immagine di donna.

E’ la solita “macchina del fango” o semplicemente un modo per dire: ”questo è il sistema, così funziona, chi è senza peccato scagli la prima pietra".

Ma non tutte le responsabilità sono uguali. Semplificare una realtà complessa è un azione fatta spesso per depistare e confondere.

L’obiettivo del lavoro di Lorella Zanardo è quello di creare un senso critico nelle nuove generazioni e di proporre una riflessione non di parte (e soprattutto non legata ad una parte politica) ma di contenuto. Forse ciò che si sta muovendo fa paura?

Probabilmente lavorare affinché le nuove generazioni siano capaci di valutare e scegliere  mette in crisi un sistema che considera spesso i clienti, gli utenti, l’auditel, gli elettori come scatole vuote, persone capaci di bersi qualsiasi verità o sua mistificazione, l’importante che sia costruita per bene.

Mi premeva come donna e come operatrice di Steadycam, progetto che da anni promuove azioni di pensiero critico, invitare alla riflessione su questa ennesima operazione di ribaltamento, invitando a vedere i due materiali e provando ognuno nel nostro piccolo ad esprimere la nostra personale opinione a ad approfondire per capire … se non ora quando …

La redazione