Giornata contro l'AIDS, la testimonianza di un malato di AIDS

TG La7   (La 7) 01/12/2009  12:37 Servizio Informativo
Tematiche: AIDS, HIV Positivo, Malattia, Prevenzione, Pregiudizio, Salute, Vittima , Preservativo, Contestazione, Educazione, Disagio, Discriminazione, Lavoro, Adulto

(STUDIO) - Oggi, 1° dicembre, si celebra la Giornata della lotta all'AIDS. In tutto il mondo sono ancora 33 milioni le persone contagiate, 2 milioni e mezzo sono bambini, 180.000 i sieropositivi in Italia. Sentiamo una testimonianza. L'intervista è di Camilla Moreno. (SERVIZIO) - Giuseppe Zumbo: "Sono conclamato dal 2000, mi sono infettato nell' '84. Ho 48 anni, quindi 25 anni, più della metà della mia vita con questo virus, con questo stigma. Avevo 23 anni da fare, mi hanno detto che potevo campare addirittura 6 mesi. Poi non sono morto e mi han detto che potevo campare due anni. Poi da due anni siamo passati a cinque anni. Lei capisce che è come stare dentro il braccio della morte aspettando l'esecuzione. Di mese in mese…i miei progetti di vita duravano di settimana in settimana." Giornalista: "E' stato difficile uscire allo scoperto?" G.Z.: "Si, molto difficile perché comunque sei schifato dalle persone. Io ho perso tante persone perché comunque…Certo, quando vai a casa della gente la maggior parte delle volte non ti buttano le posate dopo che le hai usate, non buttano via gli asciugamani, non buttano via la saponetta, non controllano dove hai toccato, dove hai guardato. Però conosco ancora tante…Io ho fatto una scelta, però conosco tante persone che non avrebbero mai il coraggio di dirlo neanche in famiglia. Non agli amici o al datore di lavoro. Lavoro per noi non ce n'è: dovremmo campare con 250 euro al mese, sfido chiunque. E Bossi che dica che l'AIDS è un problema africano a me mi fa raggelare il sangue, perché giriamo con 4000 infezioni nuove all'anno, c'è un sommerso incredibile. Io vado nelle scuole da tanti anni: le persone pensano che con la spirale, con l'anticoncezionale non prendano niente. Io è 25 anni che facciamo prevenzione e siamo ancora messi così. Qualcuno si è perso qualcosa secondo me, perché se no è impossibile che ci sia ancora tutta questa ignoranza. Bisogna trovare qualche sistema diverso, qualche sistema di…per entrare nelle persone, per far capire alle persone. Perché così scivola tutto. Adesso è il primo dicembre, domani è il due…arrivederci e grazie, ci rivediamo il primo dicembre, ci mettiamo il red ribbon e veniamo a parlare di AIDS. Non è così che funziona, la gente muore." (STUDIO) - Vauro, campagne di sensibilizzazione in Italia, diceva il nostro intervistato. E' vero però che il problema è molto in Africa e soprattutto nell'Africa Subsahariana. Abbiamo letto dei numeri spaventosi, 33 milioni di persone, 22 sono lì. Vauro: "E' vero, è l'Africa che fa salire vertiginosamente questi bilanci. E' altrettanto vero che si potrebbe dire in sintesi, che l'AIDS come tantissime altre malattie è diventato un problema di censo. I poveri prendono di più l'AIDS, i poveri hanno meno diritto alla salute e il diritto alla salute è legato al parallelo, al meridiano o alla condizione economica. Questo vale fondamentalmente per l'Africa, ma, a sentire la testimonianza, pare che valga anche qua.

> Autori: Moreno Camilla
> Interpreti: Zumbo Giuseppe, Senesi Vauro
> Produzione: Telecom Italia Media
> Anno: 2009
> Origine: Italia
> Approccio: Informativo
> Target: Tutti
> Importanza: Fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: si
> Durata: 3'