GB: stadi a prova di hooligans

TGR Buongiorno Europa   (RAI 3) 01/02/2009  11:15 Servizio Informativo
Tematiche: Sport, Pubblica sicurezza, Sanzione, Carcere, Gruppo, Violenza, Comportamento a rischio, Alcool, Abuso, Intervento, Morte, Vittima , Famiglia

15 aprile ‘89. Nello stadio Hillsborough di Sheffield sta per iniziare il match tra il Liverpool e il Nottingham, ma molti tifosi devono ancora entrare. Nella calca che si scatena centinaia di persone vengono schiacciate contro le barriere a bordo campo. I morti sono 95, il peggiore disastro su un campo di calcio nella storia dello sport. “La tragedia di Hillsborough segnò una svolta epocale per il calcio inglese. Vennero prese misure eccezionali … che cambiarono tutti gli stadi del Regno Unito. Si decise che non ci potevano più essere spettatori in piedi, vennero tolte le barriere tra le gradinate e il campo di gioco.- Soprattutto, per la prima volta in Europa, diventarono reati passibili di arresto immediato e di condanne fino a 6 mesi di carcere l’invasione di campo, il lancio di oggetti, i cori razzisti, il consumo di alcool. E alcuni stadi vennero addirittura dotati di celle dove la polizia poteva mettere gli arrestati in attesa della fine del match. Uomo: “Non puoi bere alcool se guardi la partita. E’ un peccato per quelli che sanno come comportarsi, ma per quelli che non ne sono capaci ha migliorato le cose. Non si può bere ovunque si veda il terreno di gioco. Penso sia una misura molto efficace.” Dal 1990 cambiò l’intero approccio all’ordine pubblico negli stadi, che in Gran Bretagna sono tutte strutture private di proprietà delle società. John Little -Safety Manager Charlton Athletic FC “La sicurezza pubblica e’ una responsabilità della società di calcio. Noi invitiamo la gente nei nostri impianti, facciamo pagare un biglietto e dobbiamo badarci noi. Insomma c’e’ stato un totale cambiamento di prospettiva. La polizia e’ qui solo per aiutarci.” Ogni società calcistica ha un responsabile della sicurezza che risponde penalmente di ogni problema. A seconda del grado di pericolosità delle varie tifoserie può chiedere l’intervento dentro lo stadio di un numero variabile di agenti di polizia, che vengono pagati dalla società. In un incontro a rischio incidenti si può arrivare a un costo di diverse decine di migliaia di sterline, mentre gli stewart (dipendenti della società o reclutati da apposite agenzie) possono arrivare a un migliaio, comandati da capi in costante collegamento radio con il responsabile. Anche per comportamenti che non sono penalmente rilevanti possono scattare le ordinanze di allontanamento da tutti gli stadi del regno e dalle trasferte estere per un minimo di tre anni. In occasione degli europei in Germania ad esempio a 3200 fan britannici vennero ritirati preventivamente i passaporti. Il risultato è stato riportare le famiglie e i bambini allo stadio. Uomo “L’Europa probabilmente potrebbe imparare da quello che abbiamo fatto in questo paese ma abbiamo ancora un pessimo nome quando andiamo all’estero a giocare.” Donna Io porto sempre i miei nipoti e non sono per nulla preoccupata. Gli hooligans ci sono ancora ma non qui attorno allo stadio o nei dintorni. Si ritrovano da qualche altra parte. Il problema hooligan anche se decisamente meno grave di vent’anni fa, infatti, non è stato affatto sradicato. Se gli stadi sono diventati luoghi sicuri, scontri e incidenti continuano a verificarsi lontano dagli impianti, dove cioè i sistemi di sicurezza adottati dalle società di calcio non possono intervenire e dove il compito di contenere le violenze spetta soltanto alle forze dell’ordine. A rischio sono soprattutto le strade lungo le quali si muovono compatti i gruppi di tifosi, ma anche i treni e le stazioni, come dimostrano queste immagini girate dalla polizia ferroviaria all’interno della metropolitana di Londra. Soprattutto i gruppi organizzati di hooligans (qui li chiamano “firms”, ditte) finiscono per combattere tra loro persino in occasioni in cui le squadre per cui tifano nemmeno giocano. Il fenomeno insomma vira verso quello delle gang rivali in cui l’evento sportivo non conta quasi più. E anche nel regno unito le forze dell’ordine impegnate contro i tifosi violenti, lo sono sempre di più lontano dagli stadi.

> Autori: Pardini Paolo, Trussoni Ezio, Moro Giorgio
> Interpreti: Pardini Paolo
> Produzione: Rai
> Anno: 2009
> Origine: Italia
> Approccio: Sociologico
> Target: Giovani e adulti
> Importanza: Fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 6'
> Web: buongiorno europa
> Note: in streaming la puntata
> Cod: D1108-3/1
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