Lo sport in Irlanda

TGR Buongiorno Europa   (RAI 3) 01/06/2008  11:25 Servizio Informativo
Tematiche: Sport, Giovane, Tendenze, Immagine, Valore, Educazione, Cultura, Società, Aggregazione

A prima vista sembrerebbe una discoteca alla moda o un hotel di lusso per “nouveau riches”. E invece sotto lampadari di cristallo nero, mobili dorati e poltrone leopardate decine di persone sudano sui tapis roulantes, flettono i muscoli nella sala pesi o si concedono qualche bracciata in piscina. Siamo insomma in una palestra, nel pieno centro di Dublino. Solo pochi anni fa un posto del genere sarebbe stato inconcepibile nell’Irlanda spartana da cui la gente ancora alla fine degli anni ‘80 emigrava in cerca di lavoro. Oggi la moda del fitness è esplosa anche qui. E in una bella giornata di sole i prati verdissimi di Phaenix Park, il più grande parco cintato d’Europa, brulicano di dublinesi che fanno jogging, pattinano, se ne vanno in giro in bici o, sorvolando sulla proverbiale ostilità per gli inglesi, giocano a cricket. Ragazza “Gli irlandesi in generale? Si, penso che siano una nazione di sportivi. Sia gli uomini che le donne praticano molti sport”. Ragazzo “Lo sport e’ sempre molto popolare in Irlanda. Ma le cose stanno cambiando sempre più spesso lo si guarda soltanto invece di praticarlo attivamente.” Se anche qui il calcio è uno degli sport più seguiti, soprattutto in TV, in termini di popolarità a farla da padrone sono due discipline del tutto sconosciute al di fuori dell’isola, i cosiddetti sport gaelici: il calcio gaelico (una sorta di incrocio tra football e pallamano) e l’hurling, considerato il più veloce sport di squadra sull’erba al mondo. Le due discipline condividono il campo di gioco (di 137 metri per 82) e il numero di giocatori, 15 per squadra. Nell’hurling che ha origini antichissime si usa una palla simile al baseball che può essere afferrata in mano oppure trattenuta con una mazza speciale fatta di legno di frassino e con questa colpita a terra o in volo. La potente associazione atletica gaelica (fondata nel 1884) promuove queste due discipline a tutti i livelli. Pat Doherty – Gaa “In ogni paese in Irlanda la sede dell’associazione e’ il centro della collettività : ragazzi e ragazze crescono con il calcio gaelico, hurling e kamogie, che e’ la versione femminile dell’hurling. Siamo tutti cresciuti così. In pratica e’ la nostra vita.” Gli sport gaelici sono rigorosamente amatoriali. Non ci sono giocatori professionisti, anche se quelli che giocano nelle 12 maggiori squadre che si contendono il titolo nazionale hanno un impegno di allenamenti e partite davvero serio. Conciliare la vita privata e la squadra non è facile. Steven, 24 anni lavora da due come ingegnere civile eppure tre volte la settimana è in campo con i compagni della squadra della contea di Dublino, e durante i weekend ovviamente ci sono i match. Ragazzo “Se chiedete a qualunque dei miei compagni, scoprirete che nessuno vorrebbe essere pagato. Lo facciamo per amore del gioco, non per denaro, nessuno cerca di farlo diventare un lavoro a tempo pieno. L’orgoglio di giocare per la propria contea e’ più importante del denaro.” Per quanto hurling e football gaelico possano essere anche violentemente competitivi sul campo, sugli spalti non si registrano a memoria d’uomo scontri tra tifoserie, e questa tradizione di convivialità è diffusa evidentemente anche al rugby e al calcio. Qui siamo … Nessuna barriera . . . In Irlanda il fenomeno hooligans non e’ mai esistito Non è un caso forse che in Irlanda lo sport sia riuscito là dove ha fallito la politica: riunire il nord britannico e il sud repubblicano. Molte discipline prevedono un ‘unica squadra nazionale composta da giocatori di tutta l’isola. E’ quanto accade anche nel rugby e quando l’Irlanda gioca fuori casa non viene cantato l’inno nazionale repubblicano (la “canzone del soldato”), che irriterebbe gli Unionisti dell’Ulster, bensì un inno scritto apposta nel ‘95. S’intitola “Ireland’s Call” e da allora è stato adottato anche dalla nazionale di hockey e di cricket.

> Autori: Trussoni Ezio, Pardini Paolo, Moro Giorgio
> Interpreti: Pardini Paolo, Cannavò Candido
> Produzione: RAI
> Anno: 2008
> Origine: Italia
> Approccio: Informativo
> Target: Tutti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 5'
> Web: Visita il sito web di riferimento.
> Note: in streaming la puntata
> Cod: D938-4/4
> Streaming: leggi il dettaglio dello streaming >>